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VIAREGGIO. “Ho preso visione con un certo disappunto di quanto uno dei candidati a sindaco ha dichiarato in più di una occasione, pensando di poter fare campagna elettorale semplicemente gettando discredito su un ente regionale: non è questo, infatti, il modo migliore per provare a delineare per il futuro scenari positivi per il territorio che ambisce a governare.” Così Fabrizio Manfredi risponde all’intervento del candidato sindaco del centrodestra Antonio Cima.

“Nello specifico è un errore, oltre che un atteggiamento certamente poco costruttivo, non riconoscere all’Ente il suo ruolo di volano di sviluppo che anche nel Comune di Viareggio ha interpretato in prima persona negli anni scorsi. Basti pensare a mero titolo esemplificativo a tutto il riassetto delle Marine di Levante e di Torre del Lago, al nuovo Teatro pucciniano sul Lago di Massaciuccoli e, in generale, al Parco della Musica: tutte opere e iniziative di pianificazione autorizzate e sostenute dall’Ente Parco.

“Devo rigettare anche la definizione di ‘Parco ostile’ che è rivolta all’Ente. In più di un’occasione ho annunciato, e i fatti stanno dimostrando un lento ma significativo cambiamento di rotta in tal senso, la necessità di un rilancio dei rapporti del Parco con il territorio. L’Ente ha tutta l’intenzione di continuare a svolgere pienamente i suoi doveri di tutela e di salvaguardia del contesto ambientale, nella consapevolezza di poter però rappresentare anche uno stimolo importante per lo sviluppo economico in chiave sostenibile. Allo stesso tempo, il Parco proseguirà sulla strada dell’apertura alla collettività, raccogliendo e facendo propri, laddove possibili, osservazioni, stimoli e istanze provenienti dai cittadini, dal mondo delle associazioni e dai diversi settori economici.

“È ancor più singolare, inoltre, che tali critiche rivolte provengano poi da un ex assessore di un’amministrazione comunale, che ha avuto modo di governare il territorio di Viareggio negli ultimi anni, non ha certo brillato nei suoi contatti e nei rapporti col Parco, e anzi – se io non rivestissi il ruolo di Presidente dell’area protetta – ha rischiato, solo perché aveva commesso errori nelle procedure per esprimere la candidatura, di far sì che Viareggio non avesse alcun rappresentante nel Consiglio direttivo.

“Credo infine che il Massaciuccoli, visto il suo stato di salute, non possa divenire oggetto di attività del tutto incompatibili dal punto di vista del suo risanamento e della sua tutela, come quelle che Cima va ipotizzando, e che vadano altresì sostenute ed incrementate tutte quelle azioni in corso da tempo che perseguono l’obiettivo di agire sulle cause e sugli effetti del pluridecennale inquinamento prodottosi, e che Cima sembra purtroppo ignorare.”

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antonio cima fabrizio manfredi parco di san rossore

ultimo aggiornamento: 16-05-2013


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